100 anni di insulina

Il 2021 è un anno importante per tutti i diabetici: esattamente 100 anni fa è  stata scoperta l’insulina.

Il 2021 è un anno importante per tutti i diabetici: esattamente 100 anni fa è  stata scoperta l’insulina.

Prima che venisse scoperta e commercializzata, i dottori avevano ben poche speranze nei confronti delle persone con diagnosi di diabete. Al massimo potevano consigliare diete molto rigide, giusto per aiutare a vivere qualche anno in più.

Nel 1921 il giovane chirurgo canadese Frederick Banting e il suo assistente Charles Best riuscirono ad estrarre insulina dal pancreas di un cane e ad usarla per tenere vivo per 70 giorni, un altro cane privo di pancreas e con diabete grave, Marjorie.

I ricercatori, con i colleghi JB Collip e John Macleod, hanno poi sviluppato un’insulina più pura dal pancreas dei bovini.

Nel gennaio del 1922, Leonard Thompson, un 14enne con diabete ricoverato e ormai in fin di vita in un ospedale di Toronto, divenne la prima persona a ricevere un’iniezione di insulina: in 24 ore i livelli elevatissimi di glucosio nel suo organismo tornarono a concentrazioni normali.

Nel 1923, Banting e Macleod ricevettero il Nobel per la Medicina: la loro scoperta avrebbe salvato la vita a milioni di persone un tempo condannate a morte certa. A seguire, l’azienda farmaceutica Eli Lilly iniziò a produrre insulina su larga scala.

All’inizio si usava solo insulina bovina e suina, che però poteva causare reazioni allergiche a molte persone. Oggi l’insulina viene prodotta in molte forme: dall’insulina umana regolare identica a quella prodotta dal corpo, alle insuline ad azione ultra-rapida e ultra-lunga. Grazie a molti decenni di ricerca, le persone con diabete possono scegliere la formula e il modo di assumere l’insulina che meglio si adatta alle loro esigenze personali e al loro stile di vita.

Mentre gli scienziati stanno ancora lavorando duramente per trovare una cura definitiva per il diabete, una cosa che sappiamo è che l’insulina è stata una meraviglia medica e una vera salvavita per le persone che devono convivere con questa patologia.

Germana Ghislandi

fonte:

Fand sede di Milano

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