Bevande zuccherate possono compromettere la glicemia a digiuno. Attenzione nei diabetici

Le bevande zuccherate contenenti fruttosio influiscono negativamente sul diabete di tipo 2 rispetto alla maggior parte degli altri alimenti che contengono questo zucchero

Le bevande zuccherate contenenti fruttosio influiscono negativamente sul diabete di tipo 2 rispetto alla maggior parte degli altri alimenti che contengono questo zucchero. Le evidenze suggeriscono che fonti di fruttosio come la frutta non sembrano avere effetti nocivi sui livelli ematici di glucosio, mentre le bevande zuccherate e altri alimenti che aggiungono alla dieta un eccesso di energia “povera di nutrienti” possono avere effetti dannosi. È quanto emerge da una revisione della letteratura pubblicata sul British Medical Journal.

«Questi risultati potrebbero aiutare a guidare le raccomandazioni in merito agli alimenti che sono fonte di fruttosio nella prevenzione e nella gestione del diabete», ha detto l’autore principale dello studio John Sievenpiper dell’Ospedale St. Michael di Toronto, Canada. «Ma il livello di evidenza è basso e sono necessarie conferme da studi di alta qualità».

Il ruolo degli zuccheri nello sviluppo del diabete e delle malattie cardiache è un argomento molto dibattuto e le evidenze suggeriscono che il fruttosio potrebbe essere particolarmente dannoso per la salute. Questo zucchero è presente in molti alimenti come frutta, verdura, succhi di frutta naturali e miele. Viene anche aggiunto agli alimenti sotto la voce “zuccheri liberi”, come bevande analcoliche, cereali per la colazione, prodotti da forno, dolci e dessert.

Un revisione sistematica della letteratura
Le attuali linee guida dietetiche raccomandano di ridurre gli zuccheri liberi, in particolare il fruttosio presente nelle bevande zuccherate, ma non è chiaro se questo vale per tutte le fonti alimentari di questi zuccheri.

Così i ricercatori dell’Università di Toronto hanno realizzato una revisione sistematica della letteratura e una meta-analisi analizzando i risultati di 155 studi che avevano valutato l’effetto di diverse fonti alimentari di fruttosio sui livelli di glucosio nel sangue nelle persone con e senza diabete, monitorate fino a 12 settimane.

I risultati si sono basati su quattro disegni di studio: sostituzione (confronto degli zuccheri con altri carboidrati), aggiunta (energia degli zuccheri aggiunti alla dieta), sottrazione (energia degli zuccheri rimossi dalla dieta) o ad libitum (energia degli zuccheri sostituita liberamente). Gli outcome valutati erano il livello di emoglobina glicata, la glicemia a digiuno e l’insulina a digiuno.

L’importante è non fornire calorie in eccesso
I risultati mostrano che la maggior parte degli alimenti che contengono fruttosio non hanno un effetto nocivo sui livelli di glucosio nel sangue purchè questi alimenti non forniscano calorie in eccesso. Tuttavia, in alcuni studi è stato osservato un effetto dannoso sull’insulina a digiuno.

L’analisi di alimenti specifici suggerisce che frutta e succhi di frutta, quando non forniscono calorie in eccesso, possono avere effetti benefici sul controllo glicemico e dell’insulina, specialmente nelle persone con diabete, mentre molti alimenti che aggiungono energia “povera di nutrienti” alla dieta, soprattutto bevande zuccherate e succhi di frutta, sembrano avere effetti dannosi.

Secondo i ricercatori l’effetto benefico sui livelli ematici di glucosio può essere spiegato con il basso indice glicemico del fruttosio rispetto ad altri carboidrati e il maggiore contenuto di fibre nella frutta.

Strategie alimentari
«Man mano che le linee guida dietetiche si spostano da un focus sui singoli nutrienti a quello su cibi e schemi alimentari, le nostre scoperte potrebbero avere implicazioni nel guidare le raccomandazioni sugli alimenti contenenti fruttosio nella prevenzione e gestione del diabete», scrivono gli autori.

Dato che varie fonti alimentari di questi zuccheri tendevano a mostrare miglioramenti nell’HbA1c, il consumo di alimenti come frutta, yogurt e cereali integrali per sostituire gli alimenti ad alto contenuto di amidi raffinati, in linea con la raccomandazione di non consumare più del 10% di energia da zuccheri liberi, potrebbe essere una strategia efficace per migliorare il controllo glicemico.

Poiché le bevande zuccherate tendevano a compromettere la glicemia e l’insulina a digiuno quando aggiungevano alla dieta energia in eccesso, le strategie della sanità pubblica per ridurne il consumo potrebbero essere utili, specialmente perché forniscono calorie senza alcun valore nutrizionale, aggiungono i ricercatori.

Conclusioni
Gli autori ritengono che siano necessari studi più ampi e di alta qualità su una maggiore varietà di fonti alimentari di fruttosio per valutare la durata di questi effetti e capire se alcuni alimenti che sembrano apportare benefici, come la frutta, potrebbero avere anche vantaggi per il controllo glicemico a lungo termine (sei mesi o più). Nel frattempo, i responsabili delle politiche e delle linee guida dovrebbero considerare l’influenza del controllo energetico e della fonte di cibo nelle raccomandazioni sulla riduzione degli zuccheri per la prevenzione e la gestione del diabete.

«Fino a quando non saranno disponibili maggiori informazioni, i professionisti della sanità pubblica dovrebbero essere consapevoli che gli effetti dannosi del fruttosio sul glucosio ematico sembrano essere legati al tipo di apporto energetico e alla fonte di cibo», concludono i ricercatori.

Bibliografia

Choo VL et al. Food sources of fructose-containing sugars and glycaemic control: systematic review and meta-analysis of controlled intervention studies. BMJ 2018;363:k4644.

fonte:

PHARMASTAR

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