Diabete di tipo 2 e deterioramento cognitivo, maggior rischio di eventi avversi cardiovascolari

Gli adulti con diabete di tipo 2 e deterioramento cognitivo hanno maggiori probabilità di andare incontro a eventi cardiovascolari avversi maggiori, come l’ ictus.

Gli adulti con diabete di tipo 2 e deterioramento cognitivo hanno maggiori probabilità di andare incontro a eventi cardiovascolari avversi maggiori, ictus o mortalità per cause cardiovascolari rispetto a quelli senza deterioramento cognitivo. Sono i risultati di un’analisi dei dati dello studio REWIND, pubblicati sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism.

Nell’analisi, i partecipanti che hanno ottenuto almeno 1,5 deviazioni standard al di sotto della media geometrica del loro paese nel Montreal Cognitive Assessment e nel Digit Symbol Substitution Test avevano maggiori probabilità di sperimentare eventi avversi cardiovascolari maggiori (MACE), rendendo il deterioramento cognitivo un potenziale predittore degli outcome di salute cardiovascolare.

«Questi risultati evidenziano la rilevanza della funzione cognitiva come importante fattore di rischio per gli esiti cardiovascolari e suggeriscono che ai pazienti con deterioramento cognitivo dovrebbero essere offerte terapie cardioprotettive comprovate per mitigare i possibili rischi futuri» ha affermato l’autore Hertzel Gerstein, professore e presidente dell’istituto per la salute della popolazione nella ricerca e cura del diabete presso la McMaster University e l’Hamilton Health Sciences in Ontario, Canada.

Analisi dello studio REWIND
I ricercatori hanno raccolto dati da 8.772 pazienti con diabete di tipo 2 che hanno partecipato al trial REWIND (Researching Cardiovascular Events with a Weekly Incretin in Diabetes) e hanno completato due test cognitivi al basale, a 2 anni, a 5 anni e durante la visita finale.

Il Montreal Cognitive Assessment è un questionario di 30 elementi che valuta sette domini cognitivi. Il Digit Symbol Substitution Test presenta nove simboli sopra di quadrati vuoti, con una chiave per far corrispondere ogni simbolo a un numero. I partecipanti al test devono posizionare il numero corretto in ogni quadrato in un tempo massimo di 2 minuti.

I punteggi di ogni test sono stati standardizzati in base al paese di provenienza di ogni paziente. Gli adulti con un punteggio di 1,5 deviazioni standard al di sotto del punteggio medio nel loro paese sono stati definiti come affetti da deterioramento cognitivo sostanziale e standardizzato per paese.

I partecipanti che avevano un punteggio medio in entrambi i test combinati di almeno 1,5 deviazioni standard al di sotto della media del loro paese sono stati definiti come affetti da deterioramento cognitivo sostanziale in base alla media geometrica dei due test.

Gli esiti primari erano il verificarsi di eventi avversi cardiovascolari maggiori incidenti, ictus e mortalità per cause cardiovascolari.

Maggior rischio di MACE con deterioramento cognitivo
Della coorte in studio, il 10,3% presentava un deterioramento cognitivo sostanziale e il 6% aveva un deterioramento cognitivo sostanziale in base alla media geometrica.

I partecipanti con compromissione cognitiva sostanziale non presentavano un rischio significativamente più elevato di MACE dopo l’aggiustamento per albuminuria, velocità di filtrazione glomerulare stimata e retinopatia. Invece, in un modello completamente aggiustato, i pazienti con deterioramento cognitivo sostanziale basato sulla media geometrica dei test avevano un rischio maggiore MACE rispetto a quelli senza deterioramento cognitivo (HR aggiustato = 1,38, P=0,009).

I partecipanti con deterioramento cognitivo sostanziale (aHR = 1,35, P=0,002) e deterioramento cognitivo sostanziale basato sulla media geometrica (aHR = 1,54, P<0,001) erano a maggior rischio di ictus o morte per cause cardiovascolari rispetto agli adulti senza deterioramento cognitivo.

«Questi risultati sono coerenti con altre ricerche, che suggeriscono che bassi punteggi nei test cognitivi erano un fattore di rischio per un esito avverso cardiovascolare» ha detto Gerstein. «Questa ricerca ha esteso questi risultati utilizzando una misura composita dei punteggi cognitivi e prespecificando una soglia denominata deterioramento cognitivo sostanziale. Ha anche riportato un nuovo modo di combinare i punteggi cognitivi calcolando la loro media geometrica».

Bibliografia

Cukierman-Yaffe T et al. Novel Indices of Cognitive Impairment and Incident Cardiovascular Outcomes in the REWIND Trial. J Clin Endocrinol Metab. 2022 Apr 21;dgac200. 

Fonte: Pharmastar

fonte:

Pharmastar

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