Diabete, per controllare la malattia servono anche gli SMS

I pazienti con malattia coronarica e diabete che hanno anche ricevuto frequenti messaggi di testo educativi e motivazionali per il controllo glicemico hanno avuto una riduzione maggiore dell'emoglobina glicata rispetto a quelli sottoposti alla sola terapia.

I pazienti con malattia coronarica e diabete che, oltre alle cure standard, hanno ricevuto frequenti messaggi di testo educativi e motivazionali per il controllo glicemico hanno avuto una riduzione maggiore dell’emoglobina glicata rispetto a quelli sottoposti alla sola terapia.

Lo rivelano i risultati dello studio CHAT-DM presentato in un poster al congresso della European Society of Cardiology (ESC) 2019 di Parigi e contemporaneamente pubblicato sulla rivista Circulation: Cardiovascular Quality and Outcomes.

La prevalenza del diabete sta crescendo rapidamente in tutto il mondo, soprattutto nei paesi a basso e medio reddito. Entro il 2040 ne saranno affette circa 642 milioni di persone, con un aumento di oltre 50% rispetto a oggi. Attualmente la Cina sta vivendo la più grande epidemia mondiale di diabete, con una prevalenza nazionale del 10,9% e solo un terzo dei malati sottoposto a un adeguato controllo glicemico.

Tra i diabetici di mezza età la prevalenza della malattia coronarica (CHD) è particolarmente elevata, tra il 12% e il 31%, e le cure cardiovascolari rappresentano la maggior parte delle spese legate al diabete. L’educazione e il supporto all’autogestione della malattia, focalizzati sul controllo del fattore di rischio e sulla modifica dello stile di vita, sono un importante strumento di prevenzione secondaria in questi pazienti, scrivono i ricercatori, ma l’approccio tradizionale basato su visite vis a vis, consultazioni telefoniche e seminari sulla salute non è sempre attuabile per via degli alti costi organizzativi e l’accesso limitato ai servizi sanitari.

Considerate le limitate risorse disponibili per gli sforzi preventivi in Cina, è opinione degli autori che sia necessario sviluppare semplici alternative scalabili ed economiche per fornire ai pazienti un supporto all’autogestione. La diffusione e l’ampio utilizzo dei telefoni cellulari li rendono un mezzo adatto a superare le barriere pratiche delle tradizionali visite presso gli studi sanitari e i messaggi di testo sono tra i metodi di comunicazione mobile più utilizzati in tutto il mondo, con 200mila messaggi inviati ogni secondo in Cina.

Uno studio basato su messaggi di testo
Il trial clinico CHAT-DM, multicentrico, randomizzato e in cieco, ha valutato un intervento automatizzato basato sull’invio settimanale sul cellulare di messaggi di testo per un periodo di follow-up di 6 mesi. Ha arruolato 502 pazienti cinesi da 34 ospedali con malattia coronarica e diabete (età media 60 anni, 17% donne, 32,3% con titoli post-laurea/college) sottoposti a terapie standard e assegnati in modo casuale al gruppo di intervento o al gruppo di controllo.

In aggiunta alle cure standard, il gruppo di controllo ha ricevuto solo due messaggi testuali mensili con i ringraziamenti per aver preso parte allo studio, anziché informazioni educative.

Lo studio ha dimostrato che l’invio sul cellulare dei pazienti di messaggi di testo automatizzati su misura sei volte alla settimana con informazioni su monitoraggio del glucosio, controllo della pressione arteriosa, aderenza alla terapia farmacologica, attività fisica e stile di vita ha comportato una maggiore riduzione dei livelli medi di HbA1c rispetto ai controlli (-0.2 % vs. 0,1%, variazione media -0,3%, p=0,003), secondo quanto riportato dal primo autore dello studio, Xiqian Huo, del Fuwai Hospital, National Center for Cardiovascular Diseases di Pechino e colleghi.

«In questo studio randomizzato, un semplice programma di messaggistica di testo automatizzato, a basso costo, basato sulla teoria del cambiamento comportamentale ha migliorato il controllo glicemico in aggiunta alle cure abituali», hanno scritto gli autori. «I risultati evidenziano la fattibilità e l’efficacia di messaggi di testo personalizzati per la prevenzione secondaria del diabete e delle malattie cardiovascolari, con un potenziale per generare benefici per la salute pubblica in diverse popolazioni».

Nel gruppo di intervento inoltre una percentuale maggiore di pazienti ha raggiunto un livello di HbA1c inferiore al 7% (69,3% vs. 52,6% nel gruppo di controllo) e i partecipanti hanno sperimentato cambiamenti maggiori nella glicemia a digiuno rispetto ai controlli (differenza media nella variazione tra i gruppi 0,6 mmol/l, p=0,011).

«Il database dei messaggi di testo è stato sviluppato grazie a un team multidisciplinare di cardiologi, endocrinologi, psicologi, infermieri, linguisti e pazienti attraverso un approccio sistematico», hanno scritto gli autori. «I messaggi sono stati redatti in base alle linee guida e agli standard di cura esistenti basati sull’evidenza e hanno incorporato tecniche di cambiamento comportamentale per fornire consulenza, motivazione e supporto ai malati».

Un approccio adottabile a livello mondiale
I ricercatori non sono certi del perché i messaggi abbiano comportato una riduzione dei livelli di zucchero nel sangue.

«I consigli sullo stile di vita, come un rigoroso controllo dietetico, possono aver contribuito ai miglioramenti glicemici, insieme ai promemoria che ricordavano di monitorare regolarmente la glicemia», ha osservato Huo. «I messaggi sono stati progettati per fornire informazioni e motivazione, oltre che ad aiutare le persone a porsi degli obiettivi e a gestire lo stress».

Anche la sensibilità culturale ai messaggi potrebbe aver avuto un ruolo. «I cinesi tendono a preferire istruzioni di consulenza dirette e strutturate piuttosto che approcci indiretti e orientati all’intuizione, quindi i messaggi motivazionali erano pratici, con esempi di vita reale anziché teorie astratte», ha aggiunto. «Gli obiettivi sociali e orientati alla famiglia sono stati usati più spesso dei risultati individuali per contribuire a migliorare i comportamenti sanitari, in linea con la cultura cinese».

Molto positiva l’opinione dei partecipanti riguardo al sistema di messaggistica: la quasi totalità (97%) ha ritenuto l’uso di messaggi testuali una forma utile di comunicazione.

«Sono necessarie ulteriori indagini, ma questo intervento non farmacologico potrebbe costituire un potente strumento per trasformare l’erogazione di servizi sanitari a livello mondiale e migliorare la salute in diverse popolazioni» hanno concluso gli autori.

Davide Cavaleri

fonte: Pharmastar

Bibliografia

Xiqian Huo X et al. Effects of Mobile Text Messaging on Glycemic Control in Patients With Coronary Heart Disease and Diabetes Mellitus. A Randomized Clinical Trial. Circ Cardiovasc Qual Outcomes. 2019 Sep;12(9):e005805.

fonte:

PHARMASTAR

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