Il diabete di tipo 2 nella mezza età espone al rischio di ictus in futuro

Una nuova ricerca svedese su migliaia di gemelli ha scoperto un legame significativo tra il diabete di tipo 2 nella mezza età e il rischio di ictus e ostruzione delle arterie cerebrali in età più avanzata.

Una nuova ricerca svedese su migliaia di gemelli ha scoperto un legame significativo tra il diabete di tipo 2 nella mezza età e il rischio di ictus e ostruzione delle arterie cerebrali in età più avanzata. Una connessione che tuttavia non si applica alle emorragie cerebrali. I risultati sono stati recentemente pubblicati sulla rivista Diabetologia.

Un team di ricerca svedese ha voluto esaminare la relazione tra il diabete di tipo 2 nella mezza età e il verificarsi di malattie cerebrovascolari più avanti negli anni, cercando di capire se potessero giocare un ruolo anche la genetica e il background familiare.

I ricercatori hanno scoperto chi soffriva di diabete di tipo 2 nella mezza età era soggetto a un rischio doppio di sviluppare stenosi delle arterie dopo i 60 anni rispetto ai soggetti sani, oltre a un rischio del 30% superiore di andare incontro a una grave ostruzione di un’arteria cerebrale, che spesso si traduce in un ictus.

Non sono invece state trovate evidenze di una relazione tra le due condizioni e fattori come la genetica e l’educazione.

Malattia cerebrovascolare e diabete di tipo 2
La malattia cerebrovascolare è un insieme di condizioni che impattano sull’afflusso di sangue al cervello. Ne esistono due tipi principali, a seconda del ruolo dei vasi sanguigni: ischemica ed emorragica.

La malattia cerebrovascolare ischemica è causata da un ridotto apporto di sangue al cervello e può verificarsi a seguito di un restringimento (stenosi) o di una ostruzione di un vaso sanguigno. In quella emorragica si ha invece una perdita di sangue a livello cerebrale a causa della rottura di un vaso. Entrambe possono portare a un ictus, che nella stragrande maggioranza dei casi è di tipo ischemico.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ictus e diabete sono due delle prime 10 cause di morte in tutto il mondo. Le stime a livello globale relative al 2016 hanno attribuito all’ictus circa 6 milioni di decessi e 1,6 al diabete, principalmente di tipo 2.

Gli autori dello studio hanno spiegato che tanto il diabete di tipo 2 quanto la malattia cerebrovascolare, presi singolarmente sono disturbi genetici e legati allo stile di vita. Tuttavia non è chiaro se questi due fattori contribuiscono anche a un potenziale legame tra i due disturbi.

Per questo hanno pensato di prendere in considerazione delle coppie di gemelli. I gemelli infatti condividono gli stessi geni e lo stesso ambiente prima della nascita e durante l’infanzia e l’adolescenza. Questo li rende soggetti ideali per lo studio di malattie in cui gli scienziati vogliono esplorare il ruolo dei geni e del background familiare.

Uno studio basato sull’analisi dei dati di gemelli
Uno studio prospettico ha coinvolto i soggetti presenti nello Swedish Twin Registry, un registro nazionale che ha sede presso il Karolinska Institutet, è il più grande del suo genere ed è stato avviato negli anni ’60.

Tra i gruppi di questionari gestiti regolarmente dal Karolinska Institutet era presente quello relativo allo studio SALT (Screening Across the Twin) che ha raccolto dati tra il 1998 e il 2002 di gemelli sopra i 40 anni. I ricercatori hanno quindi utilizzato le informazioni sui gemelli che erano ancora vivi alla fine del 2014 e che non avevano ancora compiuto 60 anni.

In totale hanno incluso nell’analisi 33mila soggetti dei quali hanno appreso in quanti avevano sviluppato il diabete e malattie cerebrovascolari grazie al database del National Patient Registry svedese.

Diabete di tipo 2 e rischio di stenosi delle arterie
Dopo aver eliminato i potenziali effetti confondenti come età, sesso, livello di istruzione, stato civile, indice di massa corporea, uso di sigarette e alcol, malattie cardiache e pressione alta, l’analisi ha evidenziato che il 3,8% della coorte aveva il diabete tra 40 e 59 anni e che il 9,4% aveva sviluppato una malattia cerebrovascolare dopo i 60 anni.

I ricercatori hanno scoperto che rispetto a non averlo, il diabete di tipo 2 nella mezza età era legato al doppio del rischio di sviluppare stenosi arteriose dopo i 60 anni. Hanno inoltre dimostrato un legame tra il diabete di tipo 2 nella mezza età e un rischio maggiore del 30% di andare incontro a una grave ostruzione di un’arteria cerebrale, che spesso si traduce in un ictus.

L’analisi non ha tuttavia trovato alcun collegamento tra il diabete di tipo 2 nella mezza età e la malattia cerebrovascolare emorragica in età avanzata, sia essa intracerebrale o subaracnoidea.

Possibili spiegazioni
Per gli autori le spiegazioni biologiche alla base del legame tra le due condizioni sono probabilmente complesse e ancora poco chiare. Chi soffre di diabete di tipo 2 tende ad avere livelli anormali di grassi nel sangue. Può anche presentare una più rapida aterogenesi, una condizione in cui si verificano depositi di grasso nelle arterie.

Anche l’alterazione metabolica, dovuta fattori come l’aumento della glicemia e dei depositi di grasso, infiammazione, insulino-resistenza e il suo effetto di innalzamento della produzione di insulina, potrebbe rendere più probabile la malattia cerebrovascolare nei diabetici.

Per spiegare invece la mancanza di un legame tra diabete di tipo 2 e malattia cerebrovascolare emorragica, i ricercatori suggeriscono che potrebbe essere dovuta al fatto che il diabete di tipo 2 tende a provocare un ispessimento delle pareti vasali, riducendo quindi la probabilità di una rottura e aumentando quella di una occlusione dei vasi sanguigni.

Davide Cavaleri

fonte:Pharmastar

Bibliografia

Yang R et al. Type 2 diabetes in midlife and risk of cerebrovascular disease in late life: a prospective nested case−control study in a nationwide Swedish twin cohort. Diabetologia. 2019 Jun 5.

fonte:

PHARMASTAR

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