Iniezione a getto, un futuro possibile per i diabetici. Ecco di cosa si tratta

Una nuova tecnica  può consentire il prelievo di sangue, la misurazione della glicemia e la somministrazione di insulina con un unico dispositivo.

Secondo quanto dimostra un gruppo dell’Auckland Bioengineering Institute (ABI), dell’Università Auckland in Nuova Zelanda, una tecnica che consiste nell’infiltrazione del polpastrello attraverso un’iniezione a getto può consentire il prelievo di sangue, la misurazione della concentrazione di glucosio e la somministrazione di insulina con un unico dispositivo. L’iniezione a getto è oggetto di anni di ricerca in merito allo sviluppo di iniettori per la somministrazione di farmaci.

I ricercatori, autori di uno studio pubblicato su Journal of Diabetes Science and Technology, dimostrano che tale tecnologia potrebbe essere utilizzata anche per perforare la pelle con un piccolo volume di soluzione salina, il che permetterebbe di rilasciare sangue a sufficienza per la misurazione della concentrazione di glucosio. Come spiegano gli autori, le cosiddette lancet pricks non sono spesso ben accolte dai diabetici. «L’iniezione a getto può consentire il prelievo di sangue senza lancetta» affermano. Nello studio sono stati inclusi 20 volontari sani, i quali hanno ricevuto interventi su quattro polpastrelli. In particolare, è stata applicata una puntura con un ago tradizionale (lancent prick) e un’iniezione a getto (jet injection) di una piccola quantità di soluzione salina attraverso tre bocchette di diversa forma e dimensione. I ricercatori hanno misurato il volume di fluido rilasciato, la concentrazione del sangue e quella di glucosio subito dopo l’intervento, mentre la percezione e la durata del dolore e le reazioni della pelle sono state valutate sia immediatamente che 24 ore dopo. È emerso che l’iniezione a getto ha permesso di rilasciare sangue dal polpastrello sufficiente per una misurazione del glucosio. Alcune forme poi sembravano funzionare meglio di altre. Inoltre, non sono state trovate prove che un’iniezione a getto porti a reazioni cutanee nel sito di intervento diverse rispetto a una puntura con un ago tradizionale. Gli studi dei ricercatori, il cui dispositivo si differenzia dagli altri sviluppati, proseguono.
«La nostra tecnologia ha la capacità sia di erogare che di prelevare fluidi. Nessun’altra tecnologia di proiezione a getto ha tale capacità» ha affermato Andrew J Taberner, ultimo firmatario dello studio. La speranza è che, sebbene la ricerca sulle iniezioni senza ago sia lunga, gli studi del gruppo contribuiranno all’obiettivo finale, ossia allo sviluppo di una singola tecnologia reversibile che consentirà il prelievo di sangue e la somministrazione di insulina in base alla misurazione del glucosio in un unico dispositivo.

Journal of Diabetes Science and Technology 2021. Doi: 10.1177/19322968211053895
https://doi.org/10.1177/19322968211053895

Fonte: Pharmastar

 

 

fonte:

Pharmastar

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