Scoperta una nuova formulazione di insulina ad azione ultrarapida

E’ in via di sviluppo una nuova formulazione di insulina che inizia a fare effetto quasi immediatamente dopo l'iniezione nel corpo.

Presso la Stanford University è in via di sviluppo una nuova formulazione di insulina che inizia a fare effetto quasi immediatamente dopo l’iniezione nel corpo, ben quattro volte più velocemente rispetto alle attuali formulazioni di insulina rapida in commercio. «Ci siamo concentrati sull’insulina monomerica, dotata di una struttura molecolare che, in teoria, dovrebbe consentirle di agire più velocemente rispetto ad altre forme del farmaco. Il problema è che l’insulina monomerica è troppo instabile per un uso pratico» spiega Eric Appel, autore senior di uno studio che descrive la scoperta, pubblicato su Science Translational Medicine.

Le attuali formulazioni commerciali contengono una combinazione di tre forme di insulina, ovvero monomeri, dimeri ed esameri. I ricercatori hanno ipotizzato che i monomeri sarebbero più facilmente disponibili nel corpo ma, all’interno dei flaconcini, le molecole di insulina in tale forma verrebbero attirate sulla superficie del liquido, e lì si aggregherebbero diventando inattive. Tuttavia, dopo aver esaminato e testato una vasta libreria di polimeri da utilizzare come additivi, gli esperti ne hanno trovato uno in grado di stabilizzare l’insulina monomerica per più di 24 ore. Il polimero personalizzato fungerebbe in pratica da barriera tra le molecole di insulina che provano a riunirsi senza interagire con le molecole stesse. I ricercatori hanno confermato l’azione ultraveloce della loro formulazione in suini diabetici, scoprendo che la loro insulina raggiunge il 90% della sua attività di picco entro cinque minuti dopo l’iniezione, mentre l’insulina ad azione rapida attualmente in commercio inizia a mostrare attività significative solo dopo 10 minuti. Inoltre, l’attività dell’insulina monomerica ha raggiunto il picco a circa 10 minuti mentre l’insulina in commercio ha impiegato ben 25 minuti. Nell’uomo, questa differenza potrebbe tradursi in una diminuzione di quattro volte del tempo impiegato dall’insulina per raggiungere l’attività di picco. I ricercatori hanno in programma di richiedere l’approvazione alla Food and Drug Administration (Fda) per testare la loro formulazione di insulina in studi clinici con partecipanti umani.

Fonte: Doctor33

Sci Transl Med 2020. Doi: 10.1126/scitranslmed.aba6676
http://dx.doi.org/10.1126/scitranslmed.aba6676

 

fonte:

Doctor33

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