Diabete di tipo 2, ridurre i carboidrati a colazione migliora la gestione giornaliera della glicemia

Una semplice strategia dietetica per ridurre l'assunzione complessiva di energia.
carboidrati

Nei pazienti con diabete di tipo 2 (T2D) consumare una colazione a basso contenuto di carboidrati (LC) sembra essere una semplice strategia dietetica per ridurre l’assunzione complessiva di energia e carboidrati e migliorare diverse variabili di monitoraggio continuo del glucosio rispetto a una colazione di controllo a basso contenuto di grassi (CTL).

Lo spiega Barbara Oliveira dell’Università della British Columbia, in Canada, prima autrice di uno studio controllato randomizzato pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition che dimostra come il passaggio da una tradizionale colazione a basso contenuto di grassi in stile occidentale, come farina d’avena, pane tostato e frutta, a un pasto a basso contenuto di carboidrati più ricco di proteine e grassi, come le uova con pancetta o formaggio, può giovare alle persone con T2D. «In sintesi, tagliare i carboidrati a colazione può aiutare chi ha il T2D a gestire meglio la glicemia per la maggior parte della giornata» affermano gli autori dello studio, cui hanno preso parte 121 pazienti con T2D (53% donne, età media 64 anni) che hanno consumato per tre mesi due diversi tipi di colazione. Oltre alla variazione dei livelli di emoglobina glicata (HbA1c), che era l’esito primario, sono stati registrati la glicemia in continuo, l’antropometria auto-riportata e le informazioni dietetiche.

«Il concetto generale è che nel T2D i picchi di zucchero nel sangue sono maggiori dopo colazione a causa dell’alto contenuto di carboidrati del pasto e della scarsa tolleranza mattutina al glucosio» ricordano i ricercatori, che al termine dello studio hanno scoperto che i livelli glicemici del gruppo che consumava colazioni LC non variavano in modo ampio nella giornata, notando nel contempo che i partecipanti del gruppo LC riferivano di aver mangiato meno carboidrati a pranzo e durante la giornata. «Una minore quantità di carboidrati a colazione facilita la gestione glicemica giornaliera aggiustando il contenuto di carboidrati in un singolo pasto piuttosto che nell’intera dieta» conclude Oliveira.

American Journal of Clinical Nutrition 2023. Doi: 10.1016/j.ajcnut.2023.04.032
http://doi.org/10.1016/j.ajcnut.2023.04.032

fonte: Doctor33

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Doctor33

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