Diabete, ecco le raccomandazioni per la profilassi vaccinale dei pazienti. Più rischi complicanze

Le persone con diabete dovrebbero esser vaccinate perché più suscettibili alle complicanze di malattie infettive.

Dal vaccino contro l’herpes zoster a quello contro l’epatite e la polmonite, le persone con diabete dovrebbero esser vaccinate perché più suscettibili alle complicanze di malattie infettive. A raccogliere le più recenti posizioni scientifiche sulle vaccinazioni del paziente diabetico è il documento pubblicato dalla Società Italiana d’Igiene e Sanità Pubblica (SItI), la Società Italiana di Diabetologia (Sid) e l’Associazione Medici Diabetologi (Amd).

Nel mondo sono più di 536 milioni, le persone affette da diabete nella fascia di età 20-79, a cui si aggiungono 1,2 milioni, tra bambini ed adolescenti, con diabete di tipo 1. In Italia secondo dati ISTAT del 2020, la prevalenza del diabete sarebbe pari al 5,9%, ovvero oltre 3.5 milioni di persone. Il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (2017-2019, ultimo vigente) includeva già le persone con diabete di tipo 1 e 2 come categoria a rischio, in quanto questa condizione aumenta la suscettibilità, la gravità e la letalità di un’ampia gamma di malattie infettive. “Le vaccinazioni – dichiara Giovanni Gabutti, Coordinatore del Gruppo di Lavoro ‘Vaccini e Politiche vaccinali’ della Società Italiana d’Igiene – rappresentano un presidio fondamentale per la prevenzione primaria e sono una priorità per la Sanità pubblica. Esiste, in particolare, un elevato rischio derivante dalle malattie infettive e dalle loro complicanze nei pazienti affetti da co-morbosità, tra i quali, appunto, i soggetti diabetici. Per questo tipo di pazienti, la prevenzione deve essere un obiettivo di Salute pubblica e individuale di fondamentale importanza”.
Di qui la necessità di implementare idonee strategie vaccinali: da quella antinfluenzale a quella anti-pneumococco (batterio che causa la polmonite), passando per la vaccinazione contro difterite, tetano e pertosse e per quella contro i vari ceppi di meningococco che possono provocare infezioni invasive. Da non dimenticare l’anti-Herpes Zoster, l’anti-Epatite B, l’anti-Morbillo-Parotite-Rosolia e anti-Varicella e, infine, la vaccinazione contro il Covid-19.

fonte: Doctor33

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Doctor33

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