La disfunzione erettile è una condizione più frequente nelle persone anziane con diabete di tipo 2 di lunga durata, ma nei maschi sotto i 40 anni potrebbe indicare prediabete/diabete di tipo 2 non diagnosticato ed è un fattore di rischio per la loro insorgenza, secondo quanto rilevato da uno studio retrospettivo pubblicato sulla rivista Preventive Medicine.
La disfunzione erettile è una conseguenza comune del diabete di tipo 2 e il suo rischio cresce all’aumentare della durata della malattia metabolica. Bassi livelli di testosterone, una causa comune di disfunzione erettile, sono correlati alla sindrome metabolica.
L’associazione tra disfunzione erettile e diabete di tipo 2 sembra essere bidirezionale e la prima potrebbe essere un indicatore di malattia metabolica non diagnosticata, hanno premesso gli autori, dal momento che l’iperglicemia non diagnosticata è risultata avere una prevalenza più che doppia negli uomini con disfunzione erettile rispetto a quelli senza e che un’analisi trasversale dei dati del National Health and Nutrition Study ha rivelato un diabete non diagnosticato nell’11,5% degli uomini con disfunzione erettile rispetto al 2,8% di quelli senza questo disturbo.
Anche se dal 1988 al 2020 negli Stati Uniti la prevalenza del diabete non diagnosticato è diminuita, coinvolge comunque il 2,5% della popolazione. I Centers for Disease Control and Prevention (CDC) stimano che 8,5 milioni di adulti abbiano il diabete non diagnosticato e un quarto di questi casi riguardano giovani di età compresa tra 18 e 44 anni.
«Se la diagnosi di disfunzione erettile potesse migliorare l’identificazione del prediabete e/o del diabete di tipo 2 o fosse associata a un forte aumento del rischio di queste due condizioni, allora i medici potrebbero implementare dei test di routine per l’iperglicemia negli uomini che presentano disfunzione erettile» hanno scritto gli autori guidati da Jane Tucker, professore associato di medicina di famiglia e di comunità alla Saint Louis University School of Medicine. «Questo sarebbe particolarmente importante per le cure primarie che, dopo l’urologia, sono il secondo ambito più comune in cui viene diagnosticata la disfunzione erettile, e che in aggiunta il diabete di tipo 2 è la quinta diagnosi più comune nelle cure primarie.
Analisi dell’associazione tra disfunzione erettile e prediabete/diabete
Il presente studio è stato progettato per determinare in primo luogo il rischio di prediabete e/o di diabete di tipo 2 tra i giovani uomini con e senza una nuova diagnosi di disfunzione erettile e, in secondo luogo, per stabilire il tempo che intercorre tra la diagnosi di quest’ultima e l’insorgenza di prediabete/diabete.
L’analisi retrospettiva ha esaminato i dati sanitari elettronici di quasi 2 milioni di pazienti dal 2008 al 2022 presenti nel Saint Louis University-SSM (SLU-SSM) health care System’s Virtual Data Warehouse (VDW), che include le visite ambulatoriali e ospedaliere accademiche e non accademiche a partire dal 2008 e che viene aggiornato mensilmente.
Disfunzione erettile marker di prediabete/diabete di tipo 2 non diagnosticato
All’interno di questa ampia coorte di giovani uomini adulti, quelli con una nuova diagnosi di disfunzione erettile sono risultati avere un rischio 2,5 volte maggiore di avere prediabete o diabete di tipo 2 rispetto ai pazienti senza disfunzione erettile. I soggetti già con disfunzione erettile avevano un rischio del 38% superiore di avere anche il diabete di tipo 2.
Circa 1 caso su 3 di prediabete/diabete è stato rilevato nella stessa data della diagnosi di disfunzione erettile e il 75% è stato diagnosticato entro un anno dalla presentazione di una nuova disfunzione erettile, indicando nel complesso che la disfunzione erettile è un marker di prediabete/diabete di tipo 2 non diagnosticato e un fattore di rischio per l’insorgenza a breve termine di una della di queste due condizioni.
«I nostri risultati sono coerenti con le evidenze esistenti secondo le quali chi soffre di disfunzione erettile ha una malattia metabolica e un prediabete non diagnosticati» hanno osservato scritto gli autori. «Anche se è noto che disfunzione erettile e diabete di tipo 2 coesistono, questo studio arricchisce le evidenze precedenti stabilendo l’associazione temporale e il tempo di ritardo dalla disfunzione erettile alla diagnosi di prediabete/diabete. Alla luce di questi risultati, i medici di base dovrebbero sottoporre a screening di routine per l’iperglicemia i pazienti più giovani che presentano disfunzione erettile».
Quali possibili cause dell’associazione?
La fisiopatologia della relazione tra queste due condizioni è complessa e multifattoriale, hanno commentato gli autori. Include effetti vascolari, sia micro che macrovascolari, neuropatia, impatto dei farmaci, effetti ormonali compreso un aumento del rischio di carenza di testosterone ed effetti dell’obesità, oltre a problemi psicologici come la depressione.
Un possibile meccanismo alla base del collegamento tra disfunzione erettile e successiva insorgenza di diabete di tipo 2 potrebbe essere la resistenza all’insulina, che sembra correlata a una maggiore quantità di tessuto adiposo viscerale ed epatico nei maschi rispetto alle femmine e che li predispone al diabete. Dal momento che gli ormoni sessuali come il deidroepiandrosterone (DHEA) sono inversamente correlati alla quantità di grasso viscerale, è possibile che i pazienti sviluppino una carenza di androgeni che porta sia alla disfunzione erettile che al diabete di tipo 2. Pertanto l’obesità addominale può essere un fattore di rischio comune per entrambe le condizioni.
«Questi risultati potrebbero anche essere correlati alla depressione, che ha un’associazione bidirezionale con la disfunzione erettile e con il diabete di tipo 2» hanno commentato i ricercatori. «Sono necessarie ulteriori ricerche per stabilire se possa essere un fattore di rischio comune per entrambi i disturbi».
Referenze
Tucker J et al. Erectile dysfunction associated with undiagnosed prediabetes and type 2 diabetes in young adult males: A retrospective cohort study. Prev Med. 2023 Sep;174:107646.
Fonte: Pharmastar