Un sonno disturbato correlato a un aumento del rischio di diabete di tipo 2

I ricercatori hanno esaminato l'associazione di diversi aspetti del sonno e fattori di rischio per il diabete.

Secondo uno studio pubblicato su The Science of Diabetes Self-Management and Care, le persone che hanno disturbi del sonno hanno anche maggiori probabilità di presentare indicatori di cattiva salute cardiometabolica, ovvero marcatori infiammatori, colesterolo e peso corporeo, che possono contribuire al diabete di tipo 2.

«Tutti sanno che il sonno è importante. Ma quando pensiamo al sonno, ci concentriamo principalmente su quante ore dormiamo, mentre dovremmo anche considerare la nostra esperienza di sonno nel suo complesso» spiega Lisa Matricciani, della University of South Australia, prima autrice del lavoro. «Quanto profondamente dormiamo, quando andiamo a letto e ci alziamo, e quanto sono regolari le nostre abitudini del sonno, possono essere fattori importanti tanto quanto la durata del sonno» prosegue l’esperta. Per approfondire la questione, i ricercatori hanno esaminato l’associazione di diversi aspetti del sonno e fattori di rischio per il diabete, valutando i dati di più di 1.000 adulti australiani con un’età media di 44,8 anni. Sono state valutate una serie di caratteristiche del sonno, ovvero disturbi del sonno auto-segnalati, durata, tempistica, efficienza e variabilità della durata del sonno giorno per giorno.

A conti fatti, le persone che hanno riferito di avere problemi a dormire avevano anche maggiori probabilità di avere un indice di massa corporea più elevato, oltre a presentare marcatori ematici di colesterolo e infiammazione. Sia le misure oggettive che quelle auto-segnalate relative al sonno sono risultate significativamente associate a fattori di rischio cardiometabolico per il diabete di tipo 2. Il sonno disturbato auto-segnalato è risultato associato a una salute cardiometabolica peggiore, indipendentemente dai parametri oggettivi del sonno riscontrati tramite esame. Gli esperti spiegano quindi di aver trovato una connessione tra un sonno disturbato e rischio di diabete di tipo 2. «Saranno necessarie ulteriori ricerche, ma, come dimostra questo studio, è importante pensare al sonno nel suo insieme, non solo a singoli aspetti del dormire» sottolinea Matricciani.

The Science of Diabetes Self-Management and Care 2022. Doi: 10.1177/26350106221137896
https://doi.org/10.1177/26350106221137896

fonte: Doctor33

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Doctor33

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